28 ottobre 2013

Ispirazioni vegetariane: torta rustica alle cime di rapa


Torta rustica alle cime di rapa @monsieurtatin.blogspot.it
 
Se mi seguite qui, e ancor di più su Instagram, vi sarete resi conto dalla mie ricette e dalle mie foto grondanti burro, panna e uova che io ed il vegetarianismo non siamo esattamente i migliori amici.
Eppure da qualche tempo sto scoprendo il piacere di sperimentare il sano ed il buono nello stesso piatto.
L'ispirazione me l'ha data Francesca - la regina astigiana dei paciocchi -, che dalle pagine del suo blog riesce sempre a strapparci un sorriso e quel filo di bava che mostra chiaramente quanta voglia avremmo di leccare le foto sullo schermo.
Appena ho visto questa torta, mi sono detto che valeva la pena di dire la mia.
Certo, i miei sapori sono più tradizionali, una grattata di parmigiano io ce la metto, ma in fondo credo di essere rimasto abbastanza in tema.
Stavolta, sulle pagine di questo blog, buono e sano vanno d'accordo. Voi che dite?

Torta rustica alle cime di rapa

Per la pasta matta (dosi per una teglia da 22-24 cm di diametro):
200g di semola di grano duro rimacinata
40g di olio EVO
1g di sale
q.b di acqua tiepida
Per il ripieno di verdura
500g di cime di rapa già mondate
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di salsa di soia
abbondante peperoncino
50g di parmigiano reggiano (facoltativo per i vegani)
Procedimento:
Fate una fontana con la semola rimacinata, unite l'olio e tanta acqua tiepida salata quanta sarò necessaria per ottenere un impasto liscio. Lavoratela con le mani per circa una decina di minuti e poi formate un panetto che lascerete riposare a temperatura ambiente per una mezzoretta, coperto da pellicola.
Nel frattempo sbianchite le cime di rapa in poca acqua bollente non salata per pochissimi minuti e scolatele molto bene per eliminare l'eccesso di acqua.
Fate imbiondire l'aglio insieme al peperoncino in una larga padella con un po' d'olio,  eliminate lo spicchio, alzate la fiamma, aggiungete le verdure e sfumate con la salsa di soia. Saltate a fuoco vivace finché sono saranno tenere e avranno perso una buona parte della loro acqua di vegetazione (circa 10 minuti). Allargatele su un piatto e lasciatele raffreddare.
Nel frattempo stendete la pasta aiutandovi con un mattarello ad uno spessore di pochi millimetri. La pasta sarà elastica perciò ad un certo punto potete allargarla con le mani a pugno sotto di essa esercitando una leggera trazione in direzioni opposte.
Ricavate un cerchio di almeno 4 cm di diametro più largo di quello della vostra teglia, oliatela molto bene, rivestitela in modo che un po' di basta debordi dallo stampo.
Mescolate le cime di rapa ormai fredde con il parmigiano, spolverate il fondo della pasta con un po' di semola o pan grattato e ricoprite con le verdure. Piegate i bordi di pasta in eccesso sul ripieno e create un decoro formando delle onde di pasta. 
Cuocete a 190°C in formo statico per circa 20-30 minuti, finché la pasta non risulterà croccante e leggermente dorata.

Torta rustica alle cime di rapa
 
Il Sig. Tatin consiglia
Come sapete, l'abbinamento orecchiette e cime di rapa è un classico della nostra cucina italiana. Poiché volevo riproporre quel sapore ho deciso di utilizzare la farina di semola rimacinata per la produzione della pasta matta: in questo modo sprigionerà tutto il sapore del grano duro. 
Per questo tipo ricetta ho deciso di utilizzare la stessa proporzione di grassi che è presente nella "pasta violata" (dove però tradizionalmente si usa lo strutto): un tipo di impasto tipico della pasticceria sarda che spesso si usa per dare sostegno a quei dolci in cui è il sapore del ripieno a dover dare il massimo.
All'inizio della lavorazione l'impasto vi sembrerà duro e nervoso (in termine tecnico si dice incordato); questo è dovuto alla formazione della maglia glutinica, un disposizione proteica del glutine che con l'acqua calda e la lavorazione meccanica delle vostre mani, esce dal granulo di farina e si dispone in modo tale da rendere la pasta elastica. Il riposo sarà indispensabile per rilassare questa maglia e consentirvi di stendere la pasta.
Sapete che detesto le torte salate con il guscio molliccio, perciò tengo a precisarvi che è importante che le verdure perdano buona parte della loro acqua di vegetazione: asciugatele bene dopo la bollitura veloce (se volete anche con un panno) e saltatele a fuoco vivace. La semola o il pangrattato sul fondo del ripieno assorbono ulteriormente un po' di umidità.
Se non vi piace la salsa di soia e non siete vegetariani, potete sostituirla con 2 classicissime acciughette sott'olio.
 
Torta rustica alle cime di rapa @monsieurtatin.blogspot.itTorta rustica alle cime di rapa @monsieurtatin.blogspot.it
 

35 commenti:

  1. Un po' di verdura cucinata in modo sano, ci va! Poi anch'io ci aggiungo sempre qualcosina, come ad esempio la grattata diparmigiano o la fettina di prosciutto.....grazie per i consigli!

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  2. Adoro questo tipo di torte... bellissima da vedere e chissà quale bontà, complimenti come sempre Leo!
    Buon lunedì!

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  3. Io Francesca prendo te, Leo, come mio spuoso (detto come Jessica in "Viaggi di Nozze") <3 Grazie Leo!"!!! La tua versione è davvero stupenda..bravo!

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    1. Al posto del chewing-gum masticherai cime di rapa :)
      Ahahaha
      Ciao cara!

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    2. "C'ho fatto anche 'à prima comunione....'è so disdinguè " ;)

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  4. Io burro in quantità industriale, ma la carne praticamente mai. Dobbiamo recuperare in qualche modo :D

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    1. Hai ragione Monica! Un po' di sana compensazione. Ma anche buona eh!

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  5. Io pure non vado d'accordo con il vegetarianesimo. E io pure faccio un uso generoso del burro...soprattutto quello bello saporito di malga (spalmato sul pane home made appena tiepido...ahhh !) Però adoro le verdure e le torte salate con le verdure. Io di mio ci avrei aggiunto qualche cubetto di pancetta, ma la tua versione è sicuramente più sana e pure meno calorica. Buona settimana Leo !

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    1. Che buono il burro di malga!!
      Io ci metterei anche un po' di zucchero...come una volta!
      (Sul pane e burro eh, non sulle cime di rapa :D )

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  6. E bravo Leo! Una delle mie "torte" preferite.
    Comunque " la morte sua" sono le acciughine.
    Baci e abbracci

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  7. L'involucro con la semola di grano duro è magnifica, Leo! Un risultato perfetto. Altro che quelle sfoglie industriali con retrogusto insopportabile. Saranno anche d'aiuto quando non si ha molto tempo a disposizione, ma guarda che ci si perde!
    Il ripieno di questa meraviglia è per me il massimo. Una vera boccata di "aria" sana. E' proprio il caso di dirlo!
    Buona giornata e grazie per le tue sempre impeccabili proposte.
    MG

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    1. Ciao!
      Hai ragione Maria Grazia, spesso sono piene di grassi idrogenati e poco salutari. Per di più questa pasta è così semplice ed umile che è velocissima da fare.
      Gusto e salute possono andare d'accordo :)

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  8. non sono un fanatico delle cime di rape ma questa ricetta mi piace, apprezzo le ispirazioni verdi

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    1. Grazie!
      Bhè in realtà il ripieno puoi sostituirlo anche altre verdure che ti piacciono...catalogna, cicoria, scarola...etc.
      Ciao Leo

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  9. Leo, la tua pasta violata si presta ottimamente a contenere il ripieno di rape. Ottima proposta! E poi il binomio rape-peperoncino mi piace tanto!
    Rimanendo in tema di verdure, sai che buona questa pasta violata con le scarole? Aggiungendo pinoli, uva passa, capperi, olive nere e acciughe? E, ciliegina sulla torta, qualche gheriglio di noci qua e là?
    Mi si è aperto tutto un mondo " violato"! :-)

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    1. Grazie per aver violato questo post con i tuo commento :)
      Hai dato proprio una bella idea. Con la scarola ci sta proprio bene.
      Io sto pensando anche a qualcosa con indivia belga e prosciutto di praga

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  10. La faccio anche io spesso usando sempre la semola...andando di fretta ho provato anche senza riposo della pasta e la stesura, rigorosamente a mano, è perfettamente riuscita.
    Delizioso il tuo ripieno!!!

    Ciao
    Silvia

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    1. allora la prossima volta proverò anche io a risparmiarmi il riposo. Ma tanto in questo caso dovevano raffreddarsi le cime di rapa quindi...
      grazie della dritta. ciao Leo

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  11. E sì, Leo, la tua versione mi piace un sacco. Voglio provare questa pasta matta. Alla prossima allora..... chissà cosa ne farò ^_^
    Grande, sempre più (con questi piatti che rispecchiano in pieno il mio mondo alimentare poi!!!!).
    Un abbraccio!!

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    1. Mi farai sapere allora. Sono curioso di sapere in quel super piatto la testerai.
      ciao Leo

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  12. Ciao, l'importante è stare in equilibrio!!! Non disdegno il burro, soprattutto quello buono, ma amo tantissimo le verdure, non uso molto le cime di rapa, ma questa tua bella ispirazione mi intriga molto!!!
    Baci

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    1. Provale. è un modo diverso per cucinarle.
      Sono di stagione ed in questo periodo sono anche molto economiche.
      Ciao Leo

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  13. Grandissimo Leo!
    Anche se presto mi lancerò nel dolce, al momento ogni volta che ti occupi di pasticceria salata esulto :-)

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    1. Lara! Compra le frusta e sforna dolci.
      Basta pasticceria salata tu. VIETATA! :)
      Un bacio

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  14. Non c'è peggio cosa del fondo molliccio delle torte, dolci o salate!!! Brrr...
    Questi tuoi abbinamenti mi piacciono sempre, le cime di rape con un po' di parmigiano divine! Certo da golosastra moderatamente carnivora quale sono mi sono immaginata questa torta con qualche tocchetto di salsiccia....
    A presto!

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  15. Sei sempre un grande!
    Adoro le torte rustiche, e questa la forò senz'altro... ma con il Bimby!!!
    Un bacione.

    Valeria

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  16. Uno spettacolo!!! l'accostamento dei sapori è eccezionale, bellissima anche la presentazione, complimenti!!!!

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  17. Questa torta rustica con cime di rapa mi era sfuggita. Adoro le cime di rapa anche saltate con le acciughe mangiate cosi o su crostoni di pane sciocco grigliato. Sulle orecchiette o strascinati...ma questa è una bellissima idea. Grazie e visto che ogg è..buona domenica.

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    1. Buona domenica anche a te cara Edvige.
      In effetti è un modo diverso per mangiare le cime di rapa, che fanno sempre molto bene :)

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