Ottobre è arrivato anche quest'anno.
E io non voglio parlarvi dell'amor cosmico che tacitamente fa mutare le stagioni
Ma nemmeno di Paolo e Francesca.
Nè di quanto l'umidità di questi giorni mi faccia amare il potere benefico che gli antinfiammatori hanno sul mio mal di schiena.
Forse di quanto il brasato si sciolga d'amore nel suo sughetto per una folle passione nei confronti della polenta?
Nossignori (e nossignore visto che in maggioranza qui siete gentil donzelle)!
Questo è un blog di pasticceria, perciò accontentatevi di tutto l'amore che può dare una fetta di questo splendido dolce varesino.
Amor di polenta
Dosi per uno stampo di 30cm di lunghezza
200g di burro
166g di zucchero a velo o extrafine
150g di uova (di solito 3)
50g di tuorli (di solito 3)
100g di farina 00
33g di fecola di patate
133g di farina di mais fioretto
40ml di rum di buona qualità
8g di lievito chimico
1g di sale
Procedimento:
Montate in planetaria o con le fruste elettriche il burro a pomata con lo zucchero finché non sarà soffice e spumoso. Aggiungete a filo e poco per volta le uova e i tuorli che avrete precedentemente battuto con il sale, continuando a montare finché il composto sarà perfettamente amalgamato e bello gonfio. Aggiungete il rum a filo continuando a sbattere con le fruste. Setacciate ora insieme tutte le farine con il lievito ed aggiungetele a pioggia alla massa montata, amalgamandole con una spatola rigida.
Versate ora l'impasto nella tipica teglia da tronchetto ben imburrata ed infarinata con il fioretto di mais. Cuocete a 170°C per 45-50 minuti o comunque finché la prova stecchino non vi indicherà l'avvenuta cottura.
Amor di polenta |
Il Sig. Tatin consiglia:
Questo tipo di impasto appartiene alla grande famiglia della
masse montate al burro. Come per tutte queste tipologie di cake ad alto
contenuto di grassi, per la perfetta riuscita richiede solo piccole accortezze:
che il burro venga ben montato in modo da incorporare aria; che i liquidi siano
aggiunti a filo e lentamente, per fare in modo che il loro quantitativo di
acqua si emulsioni perfettamente alla massa di grassi; che gli ingredienti
siano a temperatura ambiente; che le farine siano aggiunte a pioggia e che
siano ben setacciate.
Tutte queste procedure, oltre a garantire un perfetto
incorporo dell'aria, evitano soprattutto che l'impasto granisca, cioè che i
grassi si separino dalla componente acquosa. Se questo accade, oltre a perdere
buona parte dell'aria così faticosamente incamerata, il dolce "trasuderà" grasso una volta cotto e
sarà sgradevolmente untuoso al palato.
Non omettete il rum e non sostituitelo con altro liquido,
perché oltre a conferire un ottimo aroma, favorisce la sofficità del dolce
aiutando la lievitazione (non preoccupatevi per l'alcool perché evaporerà completamente in cottura).
La farina fioretto, a grana più fine, è la farina di mais
indicata per questa ricetta: quella bramata da polenta ha dei granelli troppo
grossi che renderebbero l'impasto troppo "sabbioso".
Come tutti i piatti tradizionali, questa torta (conosciuta
anche con il nome di Dolce Varese) può essere fatta seguendo diverse ricette ed
è probabile che ogni famiglia lombarda custodisca la propria.
Io vi ho presentato la mia, senza la pretesa di essere
l'originale, ma con la sicurezza della bontà che io ed i miei ospiti apprezziamo sempre.
E a proposito di Lombardia, se vi va, vi invito a scoprire il nuovo blog di una cara amica, che con il suo amore per la città e la sua fervente curiosità ci farà scoprire gli angoli bellissimi e sconosciuti di Milano. La trovate qui: conoscimilano.blogspot.it/
Con questa ricetta partecipo al contest di "Mela e Cannella"
Bella e buona!!
RispondiEliminaAdoro le preparazioni con la farina di mais!
Grazie! Questa è buonissima. Se ne sente tutto il sapore!
Eliminaè da un pezzo che mi dico di preparare questo dolce, mi sa che con la tua ricetta e le tue indicazioni è la volta buona!!
RispondiEliminaalmeno spero...
un abbraccio e buona giornata.
Stefy
Ciao Stefy! Fammi sapere com'è venuta se la provi!
RispondiEliminaOgni volta che leggo una tua ricetta rimango stupita per l'originalità e la competenza! Straordinario!
RispondiEliminaMille volte grazie per avere citato il mio neo-nato blog!!! Sono così contenta che ti sia piaciuto!
E allora adesso devi metterti ad infornare anche tu!
EliminaMeraviglia!! <3
RispondiEliminaTi rubo una fettina e ti mando un abbraccio sincero e affettuoso caro Leo ! ;)
N.
Rubane anche due!
EliminaUn abbraccio Noemi!
NOn ho l'apposito stampo purtroppo ma mi ha sempre incuriosito!!!!!
RispondiEliminaCiao Giuliana!
EliminaPuoi provare con lo stampo da plumcake se vuoi. Cambia la forma ma è buono uguale. Ciao Leo
Senz'altro buona la passo a figlia per nipote colazione visto che il frumento non va tanto bene e questa mi sembra perfetta per la colazione. Grazie e buona serata-
RispondiEliminaMi farai sapere se piace allora!
EliminaQuanto e' invitante, con il suo colore giallo sole! Devo provarlo assolutamente sai? Grazie!
RispondiEliminaMerito del mais e dell'aggiunta di tuorli!
EliminaProvalo. Ciao Leo
Mai assaggiato.
RispondiEliminaMa sono contenta di essermi portata la farina di mais fine dall'Italia ;)
In effetti temo che fuori dalla Lombardia non sia molto noto.
EliminaMa se hai la farina fine e sei stufa di fare paste di meliga questa può essere una buona alternativa :)
Francesca: presente! aspetto il mio "Paolo" però :-) E anche una fettina dell'amor polenta che tu, sono sicura, hai eseguito magistralmente. Bravo
RispondiEliminaPer le fettine posso aiutarti: anche 2!
EliminaMa sei sicura di aspettare proprio Paolo e non, chessò, Giovanni? Quei due fecero una brutta fine :)
w l'amore di polenta :-)
RispondiEliminaFate l'amore (di polenta) e non fate la guerra!
EliminaNon l'ho mai assaggiato.
RispondiEliminaMa mi ispira tanto! Lo sai che amo questi dolci qui! :)
La farina di mais fine è quella che serve anche per il semolino? Non sono un'esperta di farina per polenta; quando arrivo allo scaffale delle farine non so mai quale prendere.
Ciao!
RispondiEliminaIn realtà per fare il semolino si usa farina di grano duro (la semola fine).
Per questo dolce devi cercare la farina di mais fine. Sulla confezione ci deve essere scritto "farina di mais fioretto" o "farina di mais fumetto".
Quella per la polenta di solito è la bramata.
Spero di esserti stato d'aiuto. Un abbraccio!
Ciao Leo.
RispondiEliminaGran bella ricetta. Io adoro la polenta. Quella valdostana. Ma di solito accompagnata da carne o funghi.
Comunque mi ha fatto piacere che viene bagnata da rhum, Mi ricorda la mia terra e il suo babà. Mia mamma ne fa uno insuperabile. Ricetta del nonno. Sai io avevo un nonno che faceva panettoni, giù al sud. Un mito.
Abbraccio
Sono contento che la ricetta ti sia piaciuto, ma in realtà non viene bagnato col rum. Quello va proprio dentro l'impasto. :)
EliminaSenti, non è che trafughi la ricetta del nonno per me? O è coperto da copyright?
Abbracci alcolici
La adoro! Io uso spessissimo la farina bramata...grazie alla celiachia si usano diverse farine e quella di mais conferisce un sapore particolare a torte e biscotti...complimenti!!
RispondiEliminaSimo
Grazie Simo!
EliminaNon credo si possa fare con sola farina di mais, ma penso che se sostituisci quella 00 con quella di riso possa comunque riuscire buona.
A presto! Leo
Che spettacolo! mi sto da poco ioltrando nel mondo della polenta salata. Il prossimo step sarà questo amore di polenta che già dal nome mi ha sedotto!
RispondiEliminaDovrai sentirne il sapore allora! Baci!
Eliminaeh che meraviglia :) qui la Fioretto non l'ho mai trovata... dici che posso prepararlo ugualmente? oppure potresti inviarmene tu un paio di fette :D
RispondiEliminaAhaha spedizione celere di fette allora!
EliminaCiao!
RispondiEliminapur avendo sentito parlare spesso di questo dolce, sai che non l'abbiamo mai assaggiato?
Sembra davvero perfetta per una merenda con una tazza di the in queste giornate fredde!!
A presto
È di sicuro conforto, in ogni momento della giornate :)
EliminaQuella è la sua forma tradizionale, vero? lo sai che cerco lo stampo da un bel po' ? comunque il tuo dolce mi istiga a prepararlo anche senza stampo adatto :P
RispondiEliminaP.S. dobbiamo approfondire il tema dell'amore cosmico che fa mutare le stagioni, è così affascinante!
Il tema dell'amore cosmico è un po' dantesco come concetto no?
EliminaSi la forma è quella tradizionale. Lo stampo lo trovi anche su amazon, anche se lo chiamano stampo per ciabatta
http://www.amazon.it/gp/aw/d/B006K0TKMI/ref=mp_s_a_1_1?qid=1381498554&sr=8-1&pi=AC_SX110_SY165
Ciao Leo
Io lo rifaro ' , memore dei tuoi preziosi consigli , nello stampo da plum cake .Lo stampo tipico sarebbe una caccavella in piu' nella mia collezione....e dovrei uscire di casa io per fare posto.
RispondiEliminaGrazie Leo , buon w.e.
Vivi
Come sapore è ugualmente ottima!
EliminaBuona settimana!
Ne prendo una fetta che finisce subito nel tè!!! Mi sembra di sentie il profumo!!
RispondiEliminaMa anche due, cara Valentina!
EliminaVoglio provarla anch'io!!
RispondiEliminaGrazie per la condivisione!
http://restaau.it/Browse/miglior-ristoranti-italiani-a-roma.html
da buona lombarda amo la farina di mais, la polenta, i dolci rustici e deliziosi come questo, che in realtà tanto rustico non è....
RispondiEliminaposso rubartene una fettazza?!
ecco, anche lo stampo, mi manca......... scherzo, nè?!
un abbraccio
è un dolce che amo, quindi dopo tanto cercare non ho potuto fare a meno di prendermelo, lo stampo :)
EliminaTanto prima o poi mi inventerò altri modo di utilizzo :)
Non lo preparo da una vita, magari prossimamente riprendo la ricetta della nonna e vediamo cosa viene fuori, è passato così tanto tempo!
RispondiEliminaSi dai! Così confrontiamo le ricette di famiglia :)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMi farai sapere allora!
EliminaCiao Leo
Ho sentito molto parlare dell'Amor Polenta, ma mai assaggiata, la tua realizzazione mi sembra splendida e invitante, le ricette di famiglia sono sempre una garanzia, proverò sicuramente a rifarla, grazie per la ricetta, ciao, a presto ....
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