Se Isaac Newton fosse nato in Campania...
...si sarebbe chiamato Gennarino Nuotolo.
...non avrebbe mai scoperto la Legge di Gravitazione Universale, ma avrebbe studiato le forze di trazione del vermicello di Gragnano
...non avrebbe visto cadere la mela, distratto dalle bellezze della Golfo di Napoli e dalla veracità della sua gente
Se Isaac Newton fosse nato in Campania, forse avrebbe ugualmente scoperto l'importanza della forza di gravità e avrebbe visto cadere una mela.
Ma certo non una mela qualunque, una di quelle volgari varietà importate dagli Stati Uniti, dalla buccia uniforme, lucida e rosso scarlatto.
Avrebbe visto una mela antica, intimamente meridionale e mediterranea, umile e rugginosa.
Torta Cranberry
Ricetta di Mario Grazia
Dosi per uno stampo da 24cm di diametro400g di pasta frolla
500g di mele (per me Melannurche)
100g di mirtilli rossi americani essiccati + qualcuno per la decorazione
100g di confettura di frutti rossi
1/2 limone (succo e scorza)
Per la pasta frolla
250g di farina 00
150g di burro
100g di zucchero a velo
40g di tuorlo (di solito 2)
la scorza di 1/2 limone
Procedimento
Preparate anzitutto la frolla, sabbiando dapprima la farina con il burro freddo a pezzi, aggiungendo poi lo zucchero a velo con la scorza grattugiata ed infine i tuorli. Fatene un panetto, impellicolate e mettete a riposare in frigorifero per qualche ora o meglio una notte.
Quando sarà passato il momento di riposo, stendete la pasta ad uno spessore di 3mm, foderatevi uno stampo imburrato, bucherellate il fondo. Con le eccedenze stendete una sfoglia di 5mm di spessore e mettete il tutto a riposare in frigorifero.
Nel frattempo sciacquate i mirtilli rossi e metteteli ad ammollare in acqua fredda. Sbucciate le mele e grattugiatele con una grattugia a fori grandi, unitevi il succo e la scorza di limone, la confettura e i mirtilli ammorbiditi.
Inserite questo composto di frutta all'interno del rivestimento di frolla, arrivando a pochi millimetri dal bordo. Infornate ora la torta e la sfoglia che avevate tirato con la pasta in eccedenza in forno caldo a 180°C e cuocete la prima per 30 minuti, la secondo per 15 minuti.
Una volta che la torta sarà cotta, fatela raffreddare e toglietela dallo stampo. Rompete in grosse briciole la sfoglia e distribuitele sulla superficie della torta. Spolverate abbondantemente con lo zucchero a velo e decorate con qualche mirtillo secco tenuto da parte.
Torta Cranberry |
Non ripeterò i soliti consigli sulla frolla, ricordatevi solo di impastare velocemente, di usare una farina debole (cioè con poche proteine), di usare ingredienti freddi, di osservare i tempi di riposo.
Come sempre ricordatevi di imburrare bene la teglia, non tanto per facilitare la sformatura della torta, quanto perché il grasso aiuta a condurre il calore e a cuocere meglio il fondo di frolla (specie in questo caso in cui la torta ha un impasto molto umido).
Per questa ricetta io ho scelto di usare una varietà di mele endemica del sud Italia: la Melannurca. Trovo che il suo sapore acidulo ed aromatico si sposi perfettamente con il gusto dei frutti rossi. Inoltre ha una polpa compatta e non eccessivamente acquosa che è perfetta per i ripieni.
Se non la trovate potete sostituirla con una nordica Renetta o al massimo una Golden non troppo matura. Evitate assolutamente Fuji e Granny Smith perché rilascerebbero troppa acqua durante la cottura.
Per riuscire a sformare bene la torta in modo che non si rompa, è indispensabile che sia molto fredda. Potete conservala per qualche ora in congelatore in modo da favorire questa operazione o comunque non tentale di farla uscire dalla teglia quando è ancora tiepida.
Per far spiccare il rosso del cranberry, ricordatevi di aggiungerli solo dopo aver spolverato di zucchero a velo
Altre varianti per questa ricetta che mi vengono in mente potrebbero essere:
- omettere la marmellata, aggiungere 60g di zucchero ed utilizzare 150g di mirtilli neri al posto di quelli rossi
- usare confettura di albicocche e uvetta di Corinto
- usare marmellata di arance amare e scorzette di agrumi canditi
Infine una curiosità, il mirtillo nero nostrano non centra nulla con i mirtilli rossi americani, che invece sono botanicamente strettamente imparentati con l'erica.
Mele, che coincidenza ! Anch'io trovo che le annurca siano un'ottima mela da torta. Hai mai provato i mirtilli rossi altoatesini ? Non sapevo che il grasso aiutasse a condurre meglio il calore e che i mirtilli americani fossero imparentati con l'erica. Un abbraccio, Leo !
RispondiEliminaQuesta cosa della teglia l'ho imparato da Montersino. E devo dire che funziona.
EliminaCercherò di certo i nostrani mirtilli altoatesini
La tua introduzione è magnifica. Il Sig. Gennarino Nuotolo sarebbe stato un vero genio perché avrebbe unito la capacità tutta campana di godersi la vita, al pragmatismo della scienza. Lo sai che meraviglia di uomo?
RispondiEliminaUnico come questa crostata, assolutamente splendida, una serenata alla mela di questa terra stupefacente.
Complimenti.
Grazie Patty!
EliminaIn effetti è proprio perché siamo italiani che la nostra storia è piena di menti meravigliose. Un abbraccio
oh sì sicuramente opto per la nordica renetta, la mia preferita (poi ho l'albero :-))) deliziosa la ricetta e delizioso il racconto/prefazione. bravo!
RispondiEliminaBhe se hai l'albero, fai benissimo!!
Eliminap.s.poi tra l'altro appropriano parecchi benefici sulla salute al cranberry...
RispondiEliminaHai ragione! Merito del suo colore rosso :)
EliminaQui sopra dici "se ti piacciono le mie ricette.." a me piacciono tutte e soprattutto mi piacciono moltissimo i tuoi suggerimenti e le dritte che ci regali in ogni preparazione. Sei molto molto bravo Leo e qui non si finisce mai di imparare. A presto
RispondiEliminaE tu sei tanto tanto gentile.
EliminaGrazie!!!
Molto carina la storia di Gennarino, ma ancora più bella la torta Cranberry (conosci la mia passione per i frutti rossi :) )
RispondiEliminaBuona serata Leo
Allora spero la proverai!
EliminaNon posso che essere felice per questa dedicate meravigliosa ad un prodotto della mia terra che purtroppo sta scomparendo. La mela preferita di mio padre. Uno dei simboli di casa mia. Come il ragu' o la pastiera napoletana. Da noi si dice mela annurca tutto staccato. Bacio Leo
RispondiEliminaInfatti si può scrivere in entrambi i modi.
EliminaAppena ho visto questa ricetta ho pensato che questa sarebbe stata la mela giusta.
Settimana prossima sarò a Sorrento per lavoro. Ti penserò. Abbracci
Inutile sara' dirti di fare una bella scorta di limoni non trattati. Che bella Sorrento! Lavora e divertiti. Buona giornata:-)
EliminaSpediró una valigia proprio per quelli.
EliminaAdesso volo a Madrid e da qui spediró il serrano. I miei viaggi sono sempre un po' culinari. Ciao!
Ricetta fantastica e introduzione geniale!
RispondiEliminaMi permetto solo un piccolo suggerimento, sulle parole "soliti consigli sulla frolla" secondo me ci starebbe benissimo un link al post sulla frolla... per i tuoi lettori smemorati (io :-)
Ehehehe
EliminaTrovi i consigli nella ricetta della crostata rustica di pesche
Quando ti vengo a trovare mi intimidisco sempre di fronte a tanta bravura e originalità. Ma dove le stani queste belle idee? Complimenti! lucia
RispondiEliminaGrazie Lucia!
EliminaIn realtà la ricetta non è mia eh. Viene tutta da uno chef che si chiama Mario Grazia.
Ciao Leo
E se Isaac Newton si fosse trovato nei pressi della tua cucina? Credo che ci avrebbe piantato le tende, Leonardo! :)
EliminaMagnifica versione! Sei impeccabile, come sempre!
Un abbraccio
MG
Grazie Maria Grazia!
EliminaBhè io l'avrei accolto. Certo però spero non avrebbe fatto cadere le stoviglie dal terrazzo per provare le sue teorie :)
una signora versione della torta di mele, mi piace abbinamento mela annurca campana e cranberry americano ci sono anche affinità nel sapore secondo me
RispondiEliminadove si nasce conta molto secondo me più di quanto si possa pensare
Hai ragione! sia sulla nascita che sulle affinità di gusto. Secondo me l'annurca ha un ottimo retrogusto di sottobosco!
Eliminabellissima!!!!!!!!!! tra l'altro ho una valanga di mirtilli essiccati da consumare..mi hai letto nel pensiero???????^_^
RispondiEliminaSaranno affinità elettive? O di papille gustative?
EliminaHo già visto su IG che l'hai sfornata :) Abbracci
Che meraviglia Leonardo, mi piacciono da impazzire tutte le torte di mele e mi piacciono anche i mirtilli rossi, quindi questa torta è proprio per me!
RispondiEliminaLa voglio leggermente tiepida accompagnata da un cucchiaio di gelato alla vaniglia.
Grazie! :)
Ci sta benissimo così. O anche solo con un po' di panna zuccherata, perché il ripieno è giustamente aromatico ma anche acidulo.
EliminaCiao Leo
Fantastico l'accostamento tra l'annurca e i cramberrys, la torta è deliziosa con quelle briciole così invitanti, complimenti!!!!
RispondiEliminaGià! Lo chef che l'ha ideata ha avuto un'ottima idea con quelle briciole!
EliminaCiao Leo
Ne prendo una fettina per la colazione di domani! Hai scelto le mele più buone che ci siano dopo quelle rosa dei Monti Sibillini!!!
RispondiEliminaNotte
Non le conosco quelle! Devo assolutamente recuperare.
EliminaParto col la ricerca...:)
Ciao Leo
ciao!!=)
RispondiEliminasei bravissima e hai un super blog!!=)complimenti!!
mi sono unita ai tuoi lettori fissi!!=))
se ti va di ricambiare mi farebbe davvero piacere!=)
a presto buona giornata vale
Grazie cara, appena riesco passo a sbirciare.
EliminaSolo una cosa: qui scrive un maschietto :)
Ciao Leo
Una interessantissima introduzione. La crostata è arte, tu vai oltre l'arte. Sei un grande Leo!!
RispondiEliminaUh addirittura oltre l'arte? Bhè oltre l'arte c'è il restauro eheheheh
EliminaCiao Leo
al momento di Isaac m'importa ben poco davanti a cotanta beltà, a cotanto tripudio di colori, a cotanta magnificenza.....posso averne un bel pezzo, please!!!!!
RispondiEliminaAccomodati cara!
EliminaBellissimo blog, bellissime ricette illustrate benissimo!
RispondiEliminaTi seguo!!
Letizia
http://ilrisottoperfetto.blogspot.it/
Grazie Letizia! Passerò a sbirciare da te. Leo
EliminaChe meraviglia! Una crostata con la mela annurca. Conosco bene queste mele, perchè sono una napoletana doc! Ho visto le filiere di mele annurche e sono uno spettacolo! La tua torta Cranberry è davvero per intenditori. E tu lo sei caro Leo! Non avevo dubbi :-)
RispondiEliminaDeve essere emozionante vedere con quanta cura le rivoltano per farle maturare al punto giusto. Non ce n'è: noi italiani siamo troppo bravi con il cibo e le materie prime
EliminaChe bella introduzione, Leo!!!
RispondiEliminaE la ricetta? Uno spettacolo!
Cercavo giusto giusto la scusa per usare le renette della Val di Non (non proprio campane...).
Ti mando il consueto bacione.
Valeria
Ci stanno benissimo le renette qui dentro! Perché sono acidule e sono perfette coi mirtilli rossi.
EliminaWow, che torta meravigliosa. Io ho un debole per i cranberries e visto che ho studiato a Cambridge, dove Newton insegnava e ho lavorato in una biblioteca di Londra che era stata la dimora sempre di Newton, questa torta la devo assolutamente fare!! ^_^
RispondiEliminaA presto.
Allora è quella giusta per te, Debora!
Eliminammmm...è deliziosa la tua torta!! complimenti!! Mi sono unita ai tuoi lettori fissi!! buona giornata :)
RispondiEliminaGrazie Angelica! Passo anche io ad unirmi al tuo bel blog di ricette russe!
EliminaBuona giornata a te!
Jamme jamme jamme jamme ja
RispondiEliminaJamme jamme jamme jamme ja
funiculi funicola