23 maggio 2013

La Megaditta, i pacchi di Natale e il Flan Parisien

 flan parisien alle pesche @monsieurtatin.blospot.it

Ogni azienda italiana, o ogni filiale italiana di una azienda estera, può essere modellizzata dalla Megaditta fantozziana. Pensateci bene: sono passati ben 3 decenni dalla nascita del Ragionier Fantozzi, ma la fenomenologia e le dinamiche dell'industria sono rimaste le stesse. Chi ha la (s)fortuna di lavorare per un'azienda strutturata, riconoscerà sicuramente tra i proprio colleghi i caratteri dei personaggi del film.
C'è la bruttina che fa la femme fatale  e che, come la signorina Silvani, sbatte le ciglia alla stessa velocità con cui scala i vertici aziendali.  
C'è il collega talmente pignolo, maldestro -e magari occhialuto- che non fa altro che combinare guai come il ragionier Filini.  
C'è l'arrivista, ruffiano dei potenti  e  sciupafemmine immotivato, che ha la grazie di una nutria e la paraculaggine del geometra Calboni.
A capo di tutto Lui:
"il Megadirettore Galattico in persona, colui che nessun impiegato al mondo era mai riuscito soltanto a vedere. Correva anzi voce che non esistesse neppure e che non fosse un uomo, ma solo un'entità astratta"
Per fortuna la Megaditta sa come tener buoni i propri dipendenti ed elargisce in quantità occasioni di team building e coesione aziendale.
Ed ovviamente a Natale spedisce l'immancabile pacco.
Il mio è arrivato integro e puntuale anche quest'anno (bhè integro non sempre...ricordo ancora quando si ruppe un vasetto ed il contenuto si sparse per tutta la scatola: da quella volta posso permettermi di sostenere con certezza che il panettone con i carciofini all'aglio è un abbinamento da evitare).
Siamo a maggio  e anche stavolta rimangono ancora da consumare molte cose, con la data di scadenza che si approssima inesorabile.
Qualche settimana fa, dal fondo della dispensa mi guardavano con occhio triste nel loro bel vaso, trasparente e ricolmo di liquido invitante e sciropposo, delle belle mezze pesche all'arancia.
Non so se  fossero depresse per la scarsa considerazione che ho riservato loro fin dall'arrivo o perchè consapevoli che di lì a poco sarebbero finite nella farcitura del mio Flan Parisien...

Flan Parisien con pesche sciroppate

Per la pasta brisèe neutra*:
333g di farina 00
166g di burro freddo
75g di acqua fredda
20g di tuorlo (di solito 1 da un uovo medio)
6g di zucchero semolato
3g di sale
*con queste dosi solitamente ottengo 3 panetti di pasta da 200g. Per una torta del diametro di 18-20cm ne è sufficiente 1
Per la farcitura di crema e frutta:
775g di latte fresco intero
200g di uova intere
210gr di zucchero semolato
60g di maizena
1 bacca di vaniglia
6 mezze pesche denocciolate e sciroppate
Procedimento
Preparate l'impasto della brisèe come al solito. Sciogliete  il sale e lo zuccchero con i 75g di acqua fredda e aggiungete il tuorlo d'uovo, miscelando bene. Sabbiate la farina con il burro e versate poco a poco la parte liquida nell'impasto. Lavorate velocemente finchè l'impasto non sarà omogeneo e compatto. Dividetelo in 3 panetti appiattiti, coprite con la pellicola e lasciare riposare almeno un ora, o meglio tutta la notte.
Trascorso il tempo di riposo, prendete un panetto e lavoratelo un po' in modo da renderlo nuovamente plastico, stendetelo  e foderate una teglia dai bordi alti in modo che un po' di pasta ricada dai bordi (io ho usato un cerchio d'acciao da 18cm). Rimette la teglia in frigorifero.
Nel frattempo preparate la crema leggera per il flan. Scaldate il latte con i semi di vaniglia e mescolate metà dello zucchero con la maizena. Sbattete leggermente le uova con l'altra metà dello zucchero e poi unite ad esso il mix di maizena. Aggiungete una parte di latte quasi bollente e lasciatene la metà sul fornello. Mischiate bene con le uova e riversate il tutto nella pentola rimasta sul fuoco. Portate la crema del flan a bollore per 2 minuti circa finche non comincia ad addensarsi.
Estraete la brisèe dal frigo, sistemate sul fondo le 6 mezze pesche (con la parte del nocciolo rivolta verso il basso) e versate la crema calda nello stampo. Cuocete per 30-35 minuti a 180-190°C, finchè la crema non avrà la consistenza di un budino tremolante e sarà bella brunita al centro. Appena la torta sarà tiepida, eliminate i bordi in eccesso con un coltello da pane seghettato, lasciate raffreddare e sfilate il cerchio

flan parisien alle pesche @monsieurtatin.blospot.it
Flan Parisien alle Pesche
Il Sig. Tatin consiglia:
Per i suggerimenti sulla sabbiatura della brisèe vi rimando alle note di questo post.
La crema di questo dolce ha diverse varianti: c'è chi usa acqua e latte (375g+400g), chi latte e panna (400g+375g), chi solo latte (775g). Solitamente le pesche non sono previste, ma io dovevo farle fuorli e questo mi sembrava un buon modo : -P Se volete potete aggiungere del liquore amaretto alla crema (io non l'avevo) o provare con altra frutta sciroppata (ad. es. ananas).
Non spaventatevi se durante la cottura vedete il centro del dolce gonfiarsi a dismisura, il tutto si normalizzera non appena la toglierete dal forno.
Se non avete il cerchio, potete usare una tortiera a cerniera apribile purchè abbia bordi sufficientemente alti.

10 commenti:

  1. Che ridere fantozzi ! Son andata a guardarmi il trail. A questo punto sorgerebbe spontanea una domanda: in quale dei personaggi ti ritrovi ? Ahahaha ! Vedo che non sono l'unica ad aver la fissazione del grammo ! (...sulla quale concordo, se non altro perchè c'è troppa approssimazione in giro). Se le pesche si fossero incontrate con i carciofini sarebbe stata dura. Ma tu hai fatto fare loro una fine gloriosa

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    1. Ma è ovvio, nella Pina ( solo perché penso sia l'unico personaggio positivo della saga) :P

      Quanto alla fissazione per i grammi, bhe io sono biotecnologo di formazione, quindi fosse per me userei anche i microgrammi e i femtolitri...

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    2. Biotecnologo ? Nemmeno ne conoscevo l'esistenza. 'Spetta che vado ad informarmi ! Io se non fossero così costose comprerei le bilance di precisione degli orafi !!!

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  2. che aspetto invitante !!! ...quella ripresa di fantozzi è troppo carina e molto piacevole da leggere :-)

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  3. Certamente non ti perdi d'animo e quindi ricicli e alle volte sono queste che vengono al meglio.
    Bravo alla francese e buona fine settimana.

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  4. Questo flan parla!!!! E dice "mangiami"! eheheh
    Passa a trovarmi, c'è un premio per te:
    http://semivaniglia.blogspot.it/2013/05/very-inspiring-blogger-award.html
    e ne approfitto per invitarti a partecipare al mio contest:
    http://semivaniglia.blogspot.it/2013/04/cosa-cuciniamo-oggi-un-piatto-di-te.html
    c'è tempo fino al 30 giugno.
    a presto

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    1. Grazie mille per il premio e non temere, parteciperò al tuo contest. Ho già in mente la ricetta e devo solo prepararla

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  5. Complimenti questo dolce è uno spettacolo... che dolci ricordi di un viaggio a Pargi, bravissimo!!!!

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  6. Ciao Leonardo, ti confesso che questo flan ha un aspetto delizioso e morbido... Complimenti! Buona giornata

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  7. Monsieur, perdindirindina, c'est très bon et très beau à regarder, ce flan-ci! :-)))) Complimenti, chissà perchè io l'ho sempre mangiato "basso", proverò la tua ricetta, merci e...ci stiamo francesizzando, un po, eh?:D

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