Macchie.
Il più delle volte indesiderate.
Evitate a tutti i costi.
Malamente cancellate strofinando o scacciate con i più moderni ritrovatati chimici.
Talvolta semplicemente capitate, come quelle che si trovano appioppate certi felini o certi uccelli dalla natura.
Crudelia le cercava ardentemente per farne un vanto sulle sue pellicce.
Addirittura c'è pure quel tale Pollock che le ha elevate a forma d'arte.
Questa volta anche io mi sono messo d'impegno, e cercando tra i miei ricettari, vi propongo questa bella ricetta.
Del resto, siamo mica qui a smacchiare i leopardi...
Torta Macchia
(ricetta tratta da "Profumi dal Forno" di Omar Busi)
Dosi per uno stampo da 20 cm di diametro
50g di fecola di patate
200g di farina debole
75g di uova (di solito circa 1 e 1/2 medio)
90g di zucchero semolato
25g di liquore all'anice 45°
100g di latte alta qualità
100g di burro fresco
7,5g di baking
5g di scorza di limone grattugiata
2,5g di sale
Per l'impasto scuro
1/3 dell'impasto chiaro, ottenuto con gli ingredienti sopra
25g di latte
50g di cioccolato fondente
Per la finitura
mandorle a lamelle (per me nocciole in granella)
zucchero a velo
Procedimento
Montate in planetaria, o con l'ausilio delle fruste, il burro morbido insieme allo zucchero e al sale.
Battete insieme l'uovo con il latte ed introducetelo gradualmente nella montata di burro, poco per volta e mentre le fruste sono ancora in funzione.
Incorporate infine a mano le polveri (farina, baking e fecola miscelati insieme), la scorza di limone ed il liquore.
Per formare l'impasto scuro, tenete da parte 1/3 dell'impasto ed aggiungete i 50g di cioccolato fuso ed ed i 25g di latte.
Imburrate ed infarinate leggermente una tortiera rotonda e versatevi i due composti a cucchiaiate, alternando i due colori a vostro piacimento.
Cospargete di mandorle a lamelle.
Cuocete in forno caldo preriscaldato a 180° per 35-40 minuti, verificando la cottura al cuore con uno stecchino, che dovrà risultare asciutto una volta estratto.
Prima di servire, spolverate di zucchero a velo.
Torta Macchia |
Il sig.Tatin consiglia
Questo dolce così semplice rientra nella famiglia degli impasti montati al burro.
Per ottenere un risultato perfetto, è necessario quindi che la montatura del burro con lo zucchero, ed il successivo incorporo dei liquidi e delle polveri, sia eseguita in maniera ottimale.
Assicuratevi di utilizzare del burro morbido a temperatura ambiente. Se non avete tempo di aspettare potete riscaldarlo al microonde fino ad una temperatura di 22°C (ma fate molta attenzione a non farlo fondere! Il burro liquido non monta e non è indicato per questo tipo di ricette).
Per evitare poi lo spiacevole effetto della "granitura dell'impasto", anche i liquidi che aggiungerete alla montata al burro dovranno essere a temperatura ambiente: se li aggiungete appena tolti dal frigorifero, il burro montato si raffredderà velocemente e minuscoli granuli di burro si separeranno dalla massa lasciandovi con dei minuscoli pezzettini di burro a galleggiare nel liquido.
L'aggiunta graduale del latte e delle uova vi aiuterà a creare l'emulsione, impedendo ulteriormente la separazione di grassi e liquidi.
Infine, quando incorporate le polveri, utilizzate una spatola rigida e mescolate con movimenti decisi dal basso verso l'alto.
Il liquore all'anice lascia un aroma delicato e particolare in questa ricetta. Se non vi piace, ahimè, non potete ometterlo, poiché questi ingredienti sono stati tutti bilanciati per ottenere questa precisa consistenza del dolce (l'alcool, evaporando completamente durante la cottura, crea minuscole bollicine nell'impasto che aiutano ad ottenere un alveolatura piccola ed una torta molto soffice).
Potete però sostituirlo con un altro liquore di vostra scelta (all'arancia, alla vaniglia, all'albicocca, rum...), purché abbia una gradazione alcolica il più vicino possibile ai 45°.
soffice, bellissima!!
RispondiEliminasempre chiaro e limpido nelle spiegazioni, come si può sbagliare?
un abbraccio.
Stefy
Grazie Stefy! un abbraccio a te!
EliminaPosti poco, marito, ma quel che posti è sempre di alto livello. Di Omar Busi e di questa torta credo sia inutile dire altro: la voglio!!!!!
RispondiEliminaHai ragione. non sull'alto livello, ma sul fatto che sono poco prolifico sul blog...mi farò perdonare, promesso.
EliminaSto già pensando a delle tortina con la tonka che mi hai mandato :)
<3
EliminaSarebbe perfetta per il mio tè di metà mattina!
RispondiEliminaAnche per la merenda, Giuliana!
EliminaCiao!
che bella torta, mi hai ricordato che ho in attesa una ricetta di torta marmorizzata da troppo tempo!
RispondiEliminaSu
Allora spero di vederla molto presto!
EliminaOttima ricetta, anch'io a suo tempo l'ho realizzata. Con Busi si va sempre sul sicuro: non c'è una sua ricetta che mi abbia deluso. Molto carina l'introduzione al post. Ciao Leo !
RispondiEliminaMi ricordo l'avevi fatta anche tu, Cri! Ed in effetti Busi coi dolci da forno è proprio bravo!
EliminaBellissima torta! Bentornato!!!
RispondiEliminamacchie forever...secondo me è lei che fa la differenza.....e questa torta ne è la prova ;-)
RispondiEliminaNon gridarlo troppo forte, o quelli dell'omino bianco ci smacchiano!
EliminaQuel "tale Pollock" arghhhh Leo ma quoque tu Brute? Ora che nella mia cucina nuova di pacca posso fare di tutto e di più, mi divertirò con gli impasti. E grazie per avere suggerito un sostituto all'anice che davvero non sopporto :-)
RispondiEliminaImpastare è il miglior modo per collaudare la cucina nuova! Un abbraccio!
Eliminaè golosissima questa torta! Complimenti! Un salutone :)
RispondiEliminaGrazie Angelica! ciao!
Elimina